In poche parole: Il castello volante e le due torri
Illustrazione di Mirco Gravina
Il Castello Volante e Le due Torri "In poche parole"
Avete sempre voluto che qualcuno vi narrasse la storia di Force Of Will? Non avete mai trovato il tempo di leggere le centinaia di righe di storia?
Non avete mai trovato il tempo per sedervi e trovare tutto? Avete sempre poco tempo?
BENISSIMO! "In poche parole" è l'appuntamento giusto che vi racconterà in maniera veloce e concisa, tutti i punti salienti della storia di Force of Will!
An'certo punto, quindi, ce st'à stò omo co stò lavoro stabbile, roba rara de sti tempi, che fa tipo “basta, me so rotto de fa er kebbabbaro, vojo fa er profeta d'ebbano”, e infatti, ce diventa.
Mo sto Abdul fa tipo cose cattive, tipo suonà i citofoni e dasse via veloce, mette le dita bagnate dentro le recchie alla ggente e evocà brutti tizi chi tentacori che tipo quelli che vedi in certi fumetti zozzi, che però te vojono spanzà.
Mo è un problema pe e regno de luce, mica tanto perchè non se magnà più er panino co a ciccia, e infatti a sorella de Grimme, Lumia che è tipo er fratello solo con le bocce, vole annà a spanzà sto Abdulle.
Poi però er profeta debbano, che sé fatto recapità pe pacco celere da un mezzo omo mezzo drago de nome Bahamutte, un sasso gigante tutto nero con sopra scritto “Grusbalesta, fragile non girare”, se crede inspanzabile.
Poi però Lumia se presenta co un libbro o stesso de grimme, così divorato dal rosico Abdulle tira fori er libbro suo, er necronomicon, che pe problemi chiameremo l'afroamericanomicon, e succede tipo che lui more, e lumia finisce dentro sto libbro strano, tipo Jumanjy.
Dall'altra perte der mondo, succede tipo che Cappuccetto, a prima Buja mette e mani addosso a tipo una uguale a lei, Cappuccetto a vera fiaba, che però vive tipo su un palazzo verde nell'arto der cielo e finora se ne è fregata artamente.
Armeno finchè, tipo tesimone de jeova je bussa alla porta na regazzina co le orecchie da conjo,che infatti a prima cosa che dovresti fa sarebbe tipo “anvedi, ma da nd'o vieni?”.
E sta domanda, ad Alice, la fa rosigà de brutto.